Il progetto Laboratorio del Mare è un’iniziativa comunitaria finanziata dalla Regione Puglia che mira a integrare le principali esperienze formative in ambito nautico, dalla ricerca al turismo, dalla cantieristica all’architettura tradizionale. L’obiettivo è di generare e promuovere iniziative legate al settore nautico e alla blue economy.
Il progetto coinvolge:
- l’Istituto Archimede di Taranto
- il Politecnico di Bari
- l’aps Officina Maremosso
- l’Istituto Tecnico Superiore per il Turismo Allargato e l’Ospitalità
- l’Università degli Studi di Bari A. Moro
Le principali attività del progetto includono:
- Costruzione di una nave/cutter/sloop: la nave servirà per l’addestramento alla navigazione, alla manutenzione e al monitoraggio ambientale. Il Politecnico di Bari progetterà lo scafo, gli interni, l’attrezzatura di coperta e gli apparati propulsivi, mentre Officina Maremosso li realizzerà.
- Laboratori per sensibilizzare i giovani: i laboratori si concentreranno su sostenibilità ambientale, utilizzo delle risorse naturali e protezione di specie e habitat.
- Sostegno alle start-up: il progetto collaborerà con i laboratori di contaminazione di Taranto, il BaLab e il Polo Scientifico Tecnologico Magna Grecia per supportare le start-up ioniche impegnate nella nautica, pesca e maricoltura.
- Simulazione aziendale: i partecipanti sperimenteranno temi e idee per il rilancio culturale di Taranto, sviluppando proposte creative per rafforzare la cultura e l’identità regionali.
- Formazione per l’occupabilità: i Laboratori Territoriali per l’Occupabilità valorizzeranno la risorsa mare, promuovendo attività eco-compatibili e favorendo la creazione di un ecosistema per le imprese innovative.
Il progetto Laboratorio del Mare rappresenta un’importante risorsa per la città di Taranto e per l’intera Puglia. Il progetto contribuirà a migliorare la formazione nel settore nautico, a promuovere la blue economy e a valorizzare il patrimonio naturale e culturale di Taranto.
Le proposte si basano su una serie di attività consolidate di ricerca, didattica e terza missione mirate alla analisi ed alla progettazione della sostenibilità in diversi settori ed ambiti operativi, tutti di pertinenza manifatturieri, che sono correlabili direttamente ed indirettamente al settore della nautica.
Il demanufacturing nella nautica
Avviare un progetto per il demanufacturing di imbarcazioni da diporto in materiali vari, problema che sarà sempre più impellente visto il fine vita di molti scafi anni 70-90 di diversa dimensione (da 4 a 30 metri).
Il processo di smantellamento, eventuale rigenerazione o riciclo prevedrà lo sviluppo di processi e macchinari appositi e di un ciclo di riutilizzo del materiale ricavato.
Molte parti strutturali delle imbarcazioni da diporto potrebbero essere ridotte a materiale a comportamento strutturalmente meno performante, ma riutilizzabile per nuova funzione, eliminando massa ad alto impatto ambientale o nel ciclo del rifiuto. Si vuole investigare sull’uso dei materiali compositi triturati quali basi di partenza per la costruzione di pannelli sandwich destinati al riuso nella nautica o per l’edilizia.
Il riciclo e smaltimento della nautica, a differenza del navale, coinvolge manovalanze e tecnici snelli favorendo le piccole e micro imprese e l’imprenditorialità artigianale locale, senza richiedere grandi capitali di investimento inziale. Il territorio tarantino ha già al suo attivo competenze legate al metalmeccanico, aereonautico ed eolico che potrebbero essere attratte a lavorare nello smaltimento nautica senza grandi cambiamenti di mentalità ostativi.
Progettazione nella nautica
L’argomento progettazione nautica è difficile da affrontare e si articola in svariati aspetti.
Le competenze tipiche richieste sono quelle degli Ingegneri nautici, meccanici, elettronici, informatici e gestionali.
Anche competenze che potrebbero non essere chiaramente legate sono necessarie, ad esempio quelle tipiche dell’area dell’Ingegneria idraulica per la soluzione innovative negli impianti di bordo.
Fondamentali e necessarie sono le attività di design ed architettura per studiare le ergonomie, le percezioni degli ambienti che in una barca, in modo ristretto, sono fondamentali e cambiano la caratteristica finale percepita dagli armatori.
Attualmente in Italia sono presenti pochi percorsi di formazione legati alla progettazione nautica e la cultura storica del settore sta svanendo. Si vuole provare a sviluppare con il gruppo docenti del Politecnico di Bari e con l’aiuto degli esperti del settore presenti sul territorio Pugliese e non solo, una scuola legata alla progettazione nautica che possa però focalizzarsi sul barche e natanti che abbiano una attenzione ecologica sia durante il loro funzionamento, sia nel processo di smaltimento finale.
Cantieristica nautica e laboratori del mare
La nautica da diporto è una risorsa ancora sottostimata e sottosviluppata in territorio nazionale e tanto meno a Taranto. La favorevole risorsa climatica e le aree del porto consentono un utilizzo annuale senza interruzioni del mare come luogo da diporto.
Su Taranto, si vuol provare a ripartire incrementando lo sviluppo di un piccole attività dinamiche sui mercati, caratterizzato da idee innovative che derivano dallo studio del passato (maestranze e tecniche) e del futuro (materiali tecnologie e informatica).
Molte delle competenze necessarie alla cantieristica nautica sono già presenti sul territorio, ma attive in mercato attualmente in crisi quale il siderurgico.
Si potrebbero coinvolgere manovalanze legate all’industria meccanica (saldatori, tornitori, etc.) e dell’aereonautica (laminatori per materiali compositi, elettromeccanici, etc.) oltre alle attrezzature in dismissione sempre degli stessi settori.
Per la produzione nautica risultano necessarie esperienze artigianali legate all’industria del legno e dell’arredo che in Puglia sono presenti, ma hanno bisogno di sbocchi su nuovi mercati.
Nella nautica di lusso, fondamentali sono gli usi dei tessuti interni e degli imbottiti. Microindustrie di produzione sono presenti nel territorio e potrebbero essere attivate sia nella cantieristica di prima produzione sia nel refitting di imbarcazioni di diverso livello.
La le attività didattiche a diversi livelli consentiranno di accrescere la cultura tipo:
- comprensione dei temi della sostenibilità delle tecnologie manifatturiere e dei sistemi di produzione.
- Competenze per l’analisi di situazioni reali di produzione complesse, l’uso di metodologie
avanzate e strumenti non convenzionali per la progettazione, l’attuazione e la redazione di un
piano di miglioramento continuo di processo. - Expertise nel lavoro collegiale in situazioni operative reali, quali l’analisi di casi, le misure della sostenibilità, l’individuazione e il riconoscimento delle criticità del processo, la progettazione di un processo di miglioramento continuo per la ricerca di soluzioni sostenibili ed implementabili.
Caratteristiche dell’offerta formativa
L’attività formativa viene articolata in diverse modalità: - Cultura d’impresa: formazione trasversale sulle tematiche riguardanti i diversi business models, HR, marketing, comunicazione.
- Le competenze: su alcuni ambiti di eccellenza UniBa – nel caso di specie sui temi dell’innovazione tecnologica nei settori della pesca e della mitilicoltura, nonché della trasformazione e commercializzazione di nuovi prodotti – viene proposta una formazione disciplinare, mai curriculare/strutturata, guidata da docenti universitari, ma in modalità alternative che riportano la disciplina in campo applicativo-industriale.
- On demand: formazione riservata a gruppi di interesse già costituiti o generatisi durante la contaminazione; questa nasce da specifica richiesta di approfondimenti tematici in stile “laboratori dal basso”. Emerge così la co-progettazione anche nella fase formativa che non è mai avulsa dai bisogni dei ragazzi.
- Occasionale: da parte di testimonial/alunni, di calibro internazionale, esperienze di successo nel campo imprenditoriale e non solo.
Didattica
cantieristica nautica
progettazione
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ricerca
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turismo
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